I bambini imparano a leggere più in fretta se dormono con l’orsetto

FONTE: Corriere della Sera

AUTORE: Emanuela Di Pasqua

DATA: 4 aprile 2017

Uno studio giapponese enfatizza l’importanza sociale e psicologica del peluche:
stimola la lettura nel bimbo piccolo che lo considera un interlocutore

La curiosità di imparare a leggere per raccontare storie e confondere immaginazione e realtà, come in un sogno e come solo i bambini sanno fare. Inizia così la lettura e il racconto, attraverso i quali i più piccini imparano, riflettono, crescono, fantasticano. E a questo proposito un team giapponese proveniente da vari atenei dimostra scientificamente l’importanza dell’animaletto di peluche che, nel sonno, esercita un effetto benefico profondo e a lungo termine e può essere utilizzato (con un po’ di fantasia) come stimolo all’apprendimento. Grazie a una sorta di messinscena onirica, gli studiosi hanno infatti convinto alcuni piccoli volontari a sperimentare la lettura e la motivazione non faceva una piega: raccontare le favole ai peluche dopo che essi stessi le avevano scelte. 

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Protagonisti e spettatori

Orsetti, cagnolini, scimmiette: i peluche vanno tutti bene, sia per confortare il sonno dei piccolini che per stimolare l’apprendimento. Lo sostiene la ricerca promossa da Okayama University, Kanazawa University, Osaka Institute of Technology e Kyushu University, in cui si afferma che la presenza di animaletti di peluche incentivi la lettura e i comportamenti sociali. Questi compagni di gioco, in un’età in cui la fantasia non ha ancora confini, diventano di volta in volta protagonisti dei racconti, proprio come alcuni personaggi delle favole, e interlocutori con i quali dialogare e ai quali raccontare le fiabe. I ricercatori giapponesi lo hanno dimostrato osservando un piccolo campione di 42 bambini di età prescolare, coinvolti in una sorta di pigiama party in biblioteca . Dal monitoraggio è risultato infatti che i piccoli mostravano maggior curiosità nella lettura se motivati proprio dal fatto di poter raccontare ai loro giocattoli le storie ritratte nei libri. 

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Le favole preferite

Non a caso esistono in tutto il mondo i cosiddetti stuffed animal sleepover programs, che dimostrano da sempre l’efficacia di questo concetto, allestendo dei riposini in biblioteca in compagnia di peluche. L’equipe giapponese è andata oltre e ha promosso una sorta di festicciola, durante la quale a un certo punto i bimbi sono stati addormentati mentre i giocattoli sono rimasti tra i libri. I ricercatori hanno poi fotografato i peluche intenti a leggere alcuni racconti “scelti da loro personalmente”. Mai escamotage fu più efficace e utile: i bimbi, vedendo le istantanee dei loro amichetti di peluche, hanno mostrato subito interesse verso le letture scelte dai loro giochi, rivelando un desiderio immediato di imparare a leggere per raccontare agli amici di peluche le favole preferite. L’esperimento è stato ripetuto e il comportamento dei bimbi è stato osservato dopo vari intervalli temporali, sottolineando che più era recente la scena della lettura dei peluche, più il bambino si dimostrava desideroso di libri. Ma al tempo stesso è stato rilevato che è sufficiente mostrare un’immagine del peluche-lettore per risvegliare il desiderio di lettura. L’importanza del peluche non si limita ai libri però: in un’età ancora tanto portata all’immaginazione l’orsacchiotto diventa un amico a tutti gli effetti che, soprattutto in assenza di fratelli, stimola la socializzazione e la creatività. Il peluche può diventare insomma amico, alleato, babysitter e persino bibliotecario. Basta saper cavalcare l’immaginazione infantile e, con un semplice orsacchiotto, si possono raggiungere molti obiettivi.